Scrittore e giornalista svizzero di lingua
francese. Si dedicò dapprima al giornalismo, vivendo a Ginevra, Berna e
Parigi. Di famiglia protestante, si convertì al Cattolicesimo, che
tuttavia in seguito abbandonò per abbracciare posizioni scettiche e
atteggiamenti provocatoriamente anticonformistici. Della sua produzione si
ricordano: i romanzi
Il gregge senza pastore (1942),
Sulla soglia
della sacrestia (1944), i racconti
Il fardello lieve (1954) e
l'autobiografia
Il fondo dei risuscitati (1956) (Fleurier,
Neuchâtel 1895 - Baudry, Neuchâtel 1968).